Prima un festival, poi La Friche, ecco ora un'intera parte di città che Atelier Lucien gestisce grazie alla sostenibilità garantita dalla firma di un contratto di locazione fino al 2031 con la SNCF, proprietaria del locale.
Insomma uno spazio abitativo con giardini suddivisi in una cinquantina di lotti, il suo forno solare, uno spazio di coworking e lezioni di relax in yurta. L'idea anche di aprire il locale ad altre strutture riconoscendosi nei suoi valori e di cancellare un po' il marchio per ripensare la convivenza perché Lucien è una cooperativa con un'attività ultra responsabile e 32 dipendenti che fanno da consulenti per paesi come Malaunay, Barentin o Elbeuf.
Inoltre, Le Quartier Libre vuole essere un luogo impegnato, non neutrale, senza sussidi culturali, che lotta per cause come il femminismo, i diritti LGBTQI+ e il rispetto degli animali e per far sentire a proprio agio le popolazioni vittime di molestie durante i suoi eventi.
Il Quartier Libre ha due ristoranti, Popote con il suo ecotable e la sua futura sala interna e Les Tendres Normands che fa KFC senza sensi di colpa in cortocircuito e senza sprechi, quattro bar che offrono cocktail, pinte a 5 euro e bicchieri di vino a 3 euro tra cui un oyster bar, un'Agorà che può ospitare 1500 persone, una decina di negozi che vendono CBD, vestiti, un tatuatore, un gioco di fuga e presto un'area giochi per bambini sull'autobus e un caffè culturale, le Fait-Social, all'ingresso al sito.
Dal punto di vista musicale, la programmazione è intensa e headliner come Acid Arab o Kiddy Smile si affiancano ad artisti locali in una sinergia creativa in cui è bello ballare all'aperto.
Lo sapevate ?
Segnaletica Cos'è questo cantiere? è stato progettato per aiutare i suoi 35000 visitatori mensili a stabilirsi nel Quartier Libre e seguirne la costante evoluzione.
📌 Pl. Carnot, 76100 Rouen
